Il codice civile riconosce vari tipi di azienda, ognuno con i suoi pro ed i suoi contro.
Indice della guida
Una tipologia di azienda che negli ultimi periodi sta prendendo piede in maniera consistente è quella coniugale, disciplinata nell’articolo 177 del codice civile che, anche se non puntigliosamente, è diretto alla comunione dei beni tra coniugi.
Comunione dei beni nell’azienda coniugale
Prima del 20/09/2017 (data dell’entrata in vigore della riforma contenente le norme relative al nuovo diritto di famiglia) per tutti i matrimoni vigeva la separazione dei beni, ma con la nuova riforma questa visione fu superata e venne introdotto come regime ordinario quello della comunione dei beni (non imposto, dato che è possibile ancora scegliere di adottare la separazione dei beni).
Definizione d’azienda coniugale
Per etimologia, si intende essere un’impresa caratterizzata dalla parità di peso decisionale e amministrativo da parte dei coniugi per quanto riguarda un’azienda avviata successivamente al contratto di matrimonio.
Nel caso in cui l’azienda sia nata prima del matrimonio, ma la stessa è poi gestita da entrambi, il caso è diverso poiché la comunione andrebbe a toccare solo gli utili e gli incrementi successivi al matrimonio, ma non i diritti di proprietà dell’azienda stessa. Il potere di compiere atti riguardanti l’amministrazione, che sia ordinaria o anche straordinaria, è concesso ad entrambi i coniugi, eccetto atti aventi come oggetto un bene mobile o immobile registrato, in tal caso serve il consenso di entrambi.
Come si costituisce un’azienda coniugale
Nulla di più semplice e naturale. Non occorre atto pubblico o qualsivoglia formalità particolare.
Detto ciò si può comprendere che l’impresa coniugale viene tirata sù per comportamenti concludenti, poi il fatto che implichi ai due coniugi la responsabilità civile e penale delle obbligazioni inerenti l’impresa e dunque ne rispondano anche di fronte a terzi, è lapalissiano.
Chi può costituire azienda coniugale
Come già detto un modo per entrare in un impresa coniugale esiste, ed è l’unico.
Infatti solo stipulando un contratto matrimoniale si può entrare in questo genere d’impresa, tenendo presenti le condizioni summenzionate. Sono esclusi altri soggetti al di fuori del matrimonio, compresi i familiari.
Caratteri economici tasse
In quanto lavoratori autonomi, i coniugi devono pagare l’INPS come di norma.
Mentre per quanto concerne i benefici nel caso in cui, ed è il più ricorrente, dichiarino il 50% cadauno degli utili è da prendersi in considerazione la possibilità dell’applicazione di un’aliquota inferiore rispetto al caso inverso in cui un solo coniuge dichiarerebbe il reddito.
Conclusioni
Insomma, una tipologia di impresa con pochi contro se non quello di avere un’altra persona con cui fare i conti, ma in caso di amore e serietà questo non dovrebbe essere un problema. Secondo te il gioco ne vale la candela?
2 Comments
Buonasera Potrei aprire un impresa coniugale con mio marito se siamo in separazione dei beni?
Ciao Francesca,
Grazie mille per il tuo feedback sull’azienda coniugale.
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